Tutto è connesso. Con questo hashtag ci prepariamo a vivere la quarantanovesima edizione delle settimane sociali dei cattolici italiani. La connessione tra diversi ambiti, storie di vita, luoghi, territori ci interpella, soprattutto a seguito di una pandemia, peraltro non ancora terminata, dove la parola d’ordine è stata distanziamento; il che ha prodotto inevitabilmente un allentamento delle relazioni, delle connessioni fisiche ed emotive, spingendoci, anche involontariamente, ad enfatizzare uno spirito individualista.
Adesso dobbiamo provare a riconnettere tutto, a costruire “il pianeta che speriamo”, tutti insieme. Con quali strumenti? Una delle possibilità consiste nel valorizzare il patrimonio sociale che possiedono le associazioni, e tutti i corpi intermedi in generale, che pur in tempo di pandemia hanno svolto diverse attività per tenere connesse le persone, seppur con la mediazione degli strumenti digitali.
Tra le tante iniziative da sottolineare una in particolare: la sfida, lanciata quindici anni fa dal Mlac che ha permesso di creare legami e relazioni tra i soggetti di un territorio rilanciandone la progettualità. Si tratta del “Bando di progettazione sociale”, un’iniziativa nata dalla collaborazione tra Azione Cattolica, Caritas Italiana, Progetto Policoro e Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro della Cei. Il bando intende, con un piccolo contributo economico, valorizzare la vita di uno specifico territorio, attraverso una lettura dei suoi bisogni e un’azione di progettazione sociale (che includa tutti gli attori che insistono su quel dato territorio) in grado di rispondere risposte ai bisogni individuati. L’iniziativa, che ogni anno si caratterizza a partire da uno specifico tema, intende promuovere reti di comunità educanti per aumentare la resilienza dei territori; attraverso la promozione della cultura dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile e la promozione di percorsi di educazione non formale; capaci di rispondere alla povertà educativa che attraversa pezzi importanti del nostro paese, anche in ragione delle conseguenze socio-economiche della pandemia da Covid-19.
Il “Bando di progettazione sociale” «promuove forme di progettazione sociale e pastorale per dare un aiuto concreto ai giovani e adulti che vogliono valorizzare le proprie competenze affinché si sentano protagonisti nel proprio territorio, generando senso d’appartenenza, solidarietà civile e sinergia con gli attori locali. La progettazione sociale deve, quindi, poter incentivare la capacità di intercettare i bisogni e le attese delle persone nei loro contesti, favorire il discernimento comunitario come metodo d’analisi della realtà e diventare strumento di cambiamento» (dal documento del XV Congresso del Movimento Lavoratori di Ac).
Nato nel 2007 con l’idea di promuovere la realizzazione di progetti ispirati ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa e finalizzati alla costruzione di relazioni tra le persone e gli attori sociali del territorio, il“Bando di progettazione sociale” intende legare promozione umana e testimonianza cristiana negli ambienti di vita. Tra il 2008 e il 2020 hanno partecipato al Bando diverse realtà associative ecclesiali e non, animatori di comunità del Progetto Policoro, diocesi, parrocchie, gruppi formali e informali, coinvolgendo uffici di pastorale, scuole, comuni, creando occasioni di confronto, dialogo e crescita sociale.
I progetti presentati sino ad oggi sono stati circa 270, di cui 55 finanziati; molti altri sono andati avanti con le proprie gambe e proseguono nel tempo. La preziosa collaborazione con l’Ufficio nazionale della Pastorale sociale e del lavoro e con Caritas Italiana ha permesso d’incrementare il numero dei progetti premiati e aumentare le possibilità di rafforzare i legami nei territori creando vere e proprie reti sociali generatrici di buone prassi.
Le Settimane sociali, in quanto momento di riflessione e approfondimento circa la presenza della Chiesa nel sociale, rappresentano una occasione preziosa per valorizzare le esperienze positive e consolidate che sono in atto e possono dare la forza e la speranza di continuare a seminare semi di Vangelo nel paese, attraverso l’impegno gratuito di persone, associate e non, che vogliono testimoniare la loro fede, offrendo un impegno costante all’interno di un progetto ben costruito in grado di rispondere pienamente alle esigenze delle persone di un determinato territorio.
Segretario nazionale del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica (Mlac)