Il Vangelo nella città
I vescovi hanno riconosciuto all’AC un’esemplarità formativa che ancora oggi le viene richiesta, anche come servizio a tutta la comunità7. È un riconoscimento della ricchezza di una tradizione che ha formato generazioni di laici cristiani testimoni del Vangelo nella vita quotidiana, con una serietà che ha portato non pochi di loro a camminare verso gli onori degli altari. Quando pensiamo a quanti, attraverso la formazione ricevuta in AC, hanno compiuto e compiono scelte vocazionali e radicali di vita cristiana espresse nella famiglia, nella professione, nella politica… sentiamo che la nostra responsabilità aumenta. Il cammino formativo dell’AC deve anche oggi aprire la strada alla santità, attraverso una vita cristiana essenziale, che abbia il suo cuore nella Parola e nella carità, nell’Eucaristia e nella vita sacramentale, nella condivisione del cammino di fede della propria comunità, nell’impegno ad acquisire uno stile mite e semplice, sobrio e accogliente, fraterno e partecipe…, nel testimoniare con gioia e maturità quell’aspetto paradossale della vita cristiana che ci fa essere leali cittadini nella nostra città, nella storia di oggi, ma al tempo stesso custodi gelosi di un originale stile evangelico. La fedeltà alla nostra tradizione e alla Chiesa di oggi ci dicono che ci sono dei percorsi obbligati per questa formazione: sono quelli che passano attraverso la Parola, che costruisce la coscienza nell’ascolto e nella docilità allo Spirito; attraverso lo studio e quella pensosità che contrasta con la superficialità frettolosa che non sa osare l’interiorità; attraverso l’attenzione ai temi e ai problemi del tempo e della città, in un discernimento continuo condotto con gli strumenti della cultura e con quell’atteggiamento di amore al mondo che si esprime con la stessa intensità sia quando consente che quando contesta. La serietà di questa formazione consentirà anche oggi di far emergere il carattere alternativo della proposta cristiana, che si rivolge alle coscienze, che fa conto sulla straordinaria forza della libertà e dell’amore, che lo Spirito suscita nella profondità di ogni persona.

Queste scelte hanno bisogno di leggerezza e di libertà, della ricchezza della diversità e della responsabilità di tutti. La configurazione associativa e la scelta democratica sono essenziali e necessarie allo spirito conciliare ed ecclesiale dell’AC.
7 Cfr. Conferenza Episcopale Italiana, Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia. Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il primo decennio del 2000, Edizioni Paoline, Roma 2002, 61.

Indice
- Introduzione
- STATUTO
- Norme fondamentali
- Parte prima
- Parte seconda
- REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE
- Documento normativo Msac
- Documento normativo Mlac
- Relazioni tra Aci e Fuci, Meic, Mieac