Lettera della CEI alla presidente dell’ACI
Gentile Dottoressa Paola Bignardi
Presidente nazionale dell’ACI – via Aurelia, 481 – 00165 Roma
prot. n. 983/03
Gentile Dottoressa,
con vivo compiacimento riconsegno all’Azione Cattolica Italiana il testo dello Statuto aggiornato, approvato dal Consiglio Episcopale Permanente nella sessione del 19 novembre 2003, ai sensi del can. 314 del Codice di diritto canonico.
L’elaborazione della nuova carta, che sostituisce lo Statuto approvato da Sua Santità Paolo VI nel 1969 ad experimentum per un triennio, ha costituito un passaggio di fondamentale importanza nell’ambito di quella «rilettura, attenta all’eredità del passato e, insieme, coraggiosa nell’assumere forme rinnovate per il futuro», auspicata dall’episcopato italiano nella lettera indirizzata alla Presidenza nazionale dell’ACI dal Consiglio episcopale permanente della Conferenza Episcopale Italiana il 12 marzo 2002. È profondamente radicata nei vescovi italiani la convinzione che «l’Azione Cattolica continua ad essere una preziosa esperienza di cui la Chiesa – e ogni Chiesa particolare – non possono fare a meno» (ivi). Per questa ragione, essi seguono con particolare attenzione e profonda simpatia le vicende dell’Azione Cattolica, senza misconoscere le fatiche del cammino, ma confidando nelle sue sempre attuali potenzialità. Le scelte compiute dall’associazione e ratificate dall’Assemblea straordinaria del 12-14 settembre scorso, valorizzando le dimensioni della laicità, della missionarietà, della diocesanità e dell’unitarietà quali cardini dell’azione apostolica dell’ACI, costituiscono un riferimento luminoso, che dovrà trovare ulteriori esplicitazioni nell’elaborazione del Progetto formativo e del Regolamento di attuazione dello Statuto, ma ancor più animare e vivificare le attività dell’associazione in ogni suo livello operativo.
Mi preme in particolare sottolineare come nello Statuto aggiornato si fondino sapientemente nova et vetera, a partire dall’intelligente opzione di mantenere intatti i primi dieci articoli del testo del 1969, qualificati ora come norme fondamentali dell’associazione. Da essi emerge con nettezza la natura ecclesiale dell’ACI, «associazione di laici che si impegnano liberamente, in forma comunitaria e organica e in diretta collaborazione con la gerarchia, per la realizzazione del fine generale apostolico della Chiesa» (articolo 1). Riecheggia in questa definizione la mirabile e profetica intuizione di Paolo VI, che non esitò ad additare «la particolare rilevanza dell’Azione Cattolica che, in quanto collaborazione dei laici all’apostolato gerarchico della Chiesa, ha un posto non storicamente contingente, ma teologicamente motivato nella struttura della Chiesa» (Discorso ai partecipanti alla Terza Assemblea nazionale, Roma, 25 aprile 1977). Proprio quest’altissima caratterizzazione rende ragione dell’intrinseca natura pubblica ecclesiale dell’associazione, attribuendole una nota di cui essa non potrebbe privarsi se non mortificando la propria identità e, in ultima analisi, venendo meno alla sua ragion d’essere. Essa infatti – continua Paolo VI – «è chiamata a realizzare una singolare forma di ministerialità laicale, volta alla plantatio Ecclesiae e allo sviluppo della comunità cristiana in stretta unione con i ministeri ordinati» (ivi). Sono certo che l’ACI, avvalendosi anche del nuovo strumento statutario, saprà coniugare con intelligenza e cuore la ricerca di nuovi percorsi con quell’esemplarità formativa (cfr. Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, 61) che deve contraddistinguerla, mantenendo ancora oggi fecondo il tradizionale trinomio «preghiera, azione, sacrificio», che l’ha resa nella Chiesa italiana scuola di santità per tanti laici, uomini e donne, giovani e adulti, celibi e coniugati. Nel rinnovarLe il cordiale sostegno dei vescovi italiani per l’opera intrapresa, unito alla profonda riconoscenza per l’impegno da Lei personalmente profuso, formulo ai membri della Presidenza, del Consiglio nazionale e a tutti gli associati l’augurio di vivere una rinnovata stagione di impegno ecclesiale e invoco sull’associazione e su ogni suo membro la benedizione del Signore.
Camillo Card. Ruini
Roma, 8 dicembre 2003 Presidente Conferenza Episcopale Italiana

Indice
- Introduzione
- STATUTO
- Norme fondamentali
- Parte prima
- Parte seconda
- REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE
- Documento normativo Msac
- Documento normativo Mlac
- Relazioni tra Aci e Fuci, Meic, Mieac