LA STORIA DELL'AC

Spiritualità e sinodalità

Il cammino assembleare dei nostri territori e di tutta l’Azione Cattolica Italiana si intreccia in maniera solida con i cammini sinodali che la Chiesa Italiana e la Chiesa Universale vivono. Pertanto, siamo chiamati a sollecitare un rinnovato impegno missionario e creativo, orientato a farsi prossimi di tutti e a favorire l’incontro e l’autentica corresponsabilità di ciascuno.

Questo intreccio, nella sua complessità, si rivela un’opportunità per «gettare seme buono», ovvero riscoprire la centralità dell’annuncio di Cristo e vivere con coerenza la propria fede. Per questo motivo, ci sembra opportuno richiamare le tappe (passate e future) di questi due percorsi sinodali segnalando alcuni documenti del Sinodo e del cammino sinodale della Chiesa italiana (qui è possibile consultare tutti i documenti del Cammino sinodale della Chiesa italiana) che ci aiutano a cogliere le scelte di fondo e i processi in atto.

Il Sinodo, per noi laici di Ac, non può costituire una delle “cose da fare”, al contrario, deve essere un’ulteriore occasione di conversione pastorale profonda nella quale riscoprirci desiderosi di ascoltare lo Spirito e al contempo bisognosi di fraternità e capaci di dare il nostro personale contributo alla vita della Chiesa. 

In tal senso il cammino sinodale costituisce un momento prezioso nel quale riscoprire la popolarità associativa: tutta l’umanità è popolo e l’AC è interpellata ad essere sempre più spazio accogliente per tutti, che ascolta e ama la vita dei territori e non va solo verso gli altri, ma sa camminare insieme. La scelta del confronto e dell’ascolto, in questo senso, deve consolidarsi in uno stile maturo e comunitario, capace di profezia come di attenzione. Sotto questo aspetto, occorre evidenziare come sia necessario assumere la postura di chi accoglie e non solo di chi “va verso l’altro”, in quanto l’ascolto della vita ha a che fare con la fraternità, con il tendere la mano a tutti, non solo con l’accompagnamento.

Inoltre, questa postura ha bisogno di un grande allenamento: deve essere nutrita dalla vocazione spirituale. In AC, sentiamo il bisogno di coltivare la spiritualità laicale dei bambini e dei ragazzi, dei giovani e degli adulti, proprio a partire dall’ascolto di ciascuno e dello Spirito.

Il Santo Padre, il 30 aprile del 2021 ci ha consegnato una grande responsabilità, chiamandoci «palestra di sinodalità» e sollecitandoci a «continuare ad essere un’importante risorsa per la Chiesa italiana, che si sta interrogando su come maturare questo stile in tutti i suoi livelli. Dialogo, discussione, ricerche, ma con lo Spirito Santo». In definitiva, crediamo che sia proprio il “camminare insieme” la scelta alla quale, oggi in modo particolare, non possiamo venir meno. In questo senso, occorre abbandonare la logica che ci porta a stendere una linea, un confine, che separa il dentro dal fuori per puntare alla costruzione di un «noi sempre più grande» (dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la 107ma Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2021).

Nel file in PDF della traccia di percorso assembleare (che puoi scaricare da qui) troverai anche delle domande e degli esercizi per i Consigli diocesani e parrocchiali