Segni del Tempo è stato un ritrovarsi nella bellezza dei volti che compongono la nostra associazione che, con le sue diversità, continua a incidere profondamente la vita di ciascuno di noi e i territori da noi abitati da nord sud del Paese.
Dopo la pandemia sentivamo tutti l’esigenza di questa botta di vita.
Crediamo fermamente che Segni del Tempo non sia finito il 30 ottobre 2022.
Sin da subito abbiamo parlato di un percorso: tutto è iniziato con i campi estivi 2022, è proseguito con Segni del Tempo e vedrà nel modulo di aprile 2023 un’altra tappa cruciale e determinante per il prosieguo di questo triennio.
IL NOSTRO PRIMO PASSO
“tempo libero”, “studio e lavoro”, “città”, sono i tre macro-temi su cui abbiamo provato a riflettere nella fase preparatoria a Segni del Tempo, quali responsabili nazionali, diocesani, parrocchiali… e dunque responsabili del nostro territorio. Un territorio che non è solamente l’oratorio parrocchiale o la sede diocesana, ma si allarga sino a comprendere tutti gli ambienti di vita quotidiana che come studenti, lavoratori, cittadini abitiamo. Quelle che abbiamo messo a disposizione sono tre tracce di lavoro che si possono utilizzare in uno o più incontri. In
ciascuna scheda troverai dei materiali formativi che potrai utilizzare come meglio credi e una o più proposte di attività. Prima di arrivare all’incontro nazionale di Roma, “Segni del tempo”, vogliamo guardare in modo critico al nostro territorio: lo conosciamo davvero? Queste schede sono un invito a riservarci del tempo per poterne prendere coscienza.


L’INCONTRO
IL CAMMINO CONTINUA…
L’obiettivo che ci siamo dati è quello di esplodere il potenziale di cui tutti i nostri territori dispongono. La capillarità della nostra associazione è il punto di forza da cui dobbiamo necessariamente partire!
Questa proposta può essere utilizzata a livello parrocchiale, vicariale o foraniale (dove questo livello è presente) o diocesano: questa scelta spetta alla creatività, valutazione e discernimento di ogni diocesi e territorio.