Ci prepariamo a celebrare il Mese della Pace nelle vite delle nostre comunità in un momento segnato da grandi paure e profondo dolore, che rendono ancora più necessario e urgente “scendere in campo” e mettere “in gioco” tutto noi stessi senza risparmio, perché la pace è possibile anche grazie all’incessante impegno di donne e uomini di buona volontà che se ne prendono cura nel quotidiano.
“Allenati alla pace” non è soltanto uno slogan che definisce un momento circoscritto del nostro cammino né un’iniziativa solitaria, ma – come ci ricorda papa Francesco – un dovere di tutti, qualsiasi sia il ruolo che ci è affidato.
Nessuno può restare ai margini del campo da gioco, nessuno può restare indifferente alla sofferenza dell’altro, nessuno è legittimato a voltare lo sguardo dall’altra parte, al contrario ciascuno è titolare in questa partita nella quale è in gioco la sorte dell’umanità, perché con la guerra siamo tutti sconfitti.
Spesso sono i più piccoli, i più giovani e i più fragili a pagare il prezzo più alto di questa sconfitta e per questo abbiamo deciso di sostenere il progetto CSI per il mondo, volto a promuovere esperienze di volontariato sportivo internazionale nelle periferie del pianeta. Acquistando il pallone di “Allenati alla pace” ciascuno di noi potrà offrire un piccolo ma concreto aiuto alla realizzazione di percorsi educativi dove allenatori, bambini e ragazzi potranno stringere relazioni con i fratelli, aprirsi a se stessi e agli altri, essere protagonisti di esperienze aggregative con le quali curare e rimarginare le ferite delle loro esistenze, sperimentare l’accoglienza e l’inclusione giocando la partita più importante: educare la vita attraverso lo sport, uno sport davvero per tutti.