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Per una santità laicale, al femminile

Partire dall’esempio della “Sorella maggiore” per guardare al futuro della società sotto la prospettiva della partecipazione femminile alla vita del Paese. Al via il XLII Convegno Bachelet

Prendersi cura. La responsabilità delle donne nella Chiesa e nella società: questo il titolo del XLII Convegno Bachelet che si svolgerà domani, venerdì 11 febbraio e sabato 12, presso la Domus Mariae di Roma. Un incontro, in presenza e trasmesso online sul canale YouTube dell’Azione cattolica, che sa di voglia di tornare a pensare insieme. 

È questo quello di cui abbiamo bisogno in un tempo ricco di sfide come quello attuale. Pensare, generare insieme pensiero e offrirlo non solo alla nostra Associazione, ma a tutto il Paese. L’Istituto, che vive a partire dal sacrificio di Vittorio Bachelet e si nutre della sua eredità, continua a essere quello spazio autorevole che offre occasioni di confronto e di riflessione. 

Questo Convegno si tiene a qualche mese dalla cerimonia di beatificazione di Armida Barelli, il prossimo 30 aprile a Milano. Abbiamo colto questo importante appuntamento per la nostra Chiesa e per la nostra Associazione per generare uno spazio di confronto sul tema della cura e della responsabilità delle donne. 

Già nella “Sorella maggiore” riconosciamo l’esempio di una donna forte e allo stesso tempo umile, che si prodigò per e nella società del suo tempo attraverso il suo impegno nella formazione. Una donna a cavallo di due secoli, in un periodo di trasformazione per l’Europa, squarciata da conflitti e odio. Proprio in quel contesto, di fronte all’affermarsi del fascismo, non ebbe paura di esprimersi, quando in maniera ferma disse che «non con la violenza, l’odio, la guerra fratricida si possono condurre gli animi alla pacificazione sociale». 

Quanta attualità in queste parole! Abbiamo bisogno di riprendere la militanza come aspetto fondante della sua testimonianza. In una società sempre più pervasa dall’indifferenza, sentiamo forte il bisogno di trasformare il pensiero in azione, trascinando con passione anche altri in quell’entusiasmo che viene dall’incontro con Cristo. Prendersi cura è anche questo.

Quale eredità raccogliamo dalla testimonianza di Armida Barelli? Qual è stato e qual è il ruolo e la responsabilità delle donne nella vita del Paese? E ancora, cosa vuol dire prendersi cura? Queste, alcune delle domande che faranno da sfondo ai contributi che ci verranno offerti durante i due giorni di riflessione, non senza guardare alla famiglia, alla violenza, al lavoro, alla politica e alla Chiesa. 

Partire dall’esempio della “Sorella maggiore” ci aiuterà, in questo viaggio tra pensiero e azione, per guardare al futuro della società sotto la prospettiva della partecipazione femminile alla vita del Paese. 

* vicepresidente nazionale per il settore Giovani di Ac, introduce i lavori della giornata di venerdì.

Ulteriori info sull’incontro cliccando questo link.