LA STORIA DELL'AC

Data di inizio: 22/07/2019

Data di fine: 26/07/2019

Luogo: Assisi (PG)

Building future on peace

Summer School

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha conferito quale suo premio di rappresentanza
alla Summer School “Building future on peace” la Medaglia del Presidente della Repubblica

Era il 1219, esattamente otto secoli fa, quando San Francesco d’Assisi compì un lungo viaggio
in Egitto per incontrare il sultano Al-Malik al-Kamel, in un’epoca in cui tra cristiani e musulmani il dialogo era pressoché affidato al fragore delle armi. L’esempio tracciato dal Poverello di Assisi non è stato scalfito dal tempo: la forza del dialogo, l’impegno per la riconciliazione e la cooperazione sono ancora oggi una via necessaria per la coesistenza pacifica tra i popoli della terra.
Ottocento anni dopo quel viaggio, Papa Francesco e il grande imam di Al-Azhar Ahamad al-Tayyib, hanno sottoscritto ad Abu Dhabi il “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”.
Nel documento, che dà voce ai sogni di pace di ogni credente in Dio, si legge:
“chiediamo a noi stessi e ai Leader del mondo, agli artefici della politica internazionale e dell’economia mondiale, di impegnarsi seriamente per diffondere la cultura della tolleranza, della convivenza e della pace; di intervenire, quanto prima possibile, per fermare lo spargimento di sangue innocente, e di porre fine alle guerre, ai conflitti, al degrado ambientale e al declino culturale e m orale che il mondo attualmente vive.
Ci rivolgiamo agli intellettuali, ai filosofi, agli uomini di religione, agli artisti, agli operatori dei media e agli uomini di cultura in ogni parte del mondo, affinché riscoprano i valori della pace, della giustizia, del bene, della bellezza, della fratellanza umana e della convivenza comune, per confermare l’importanza di tali valori come àncora di salvezza per tutti e cercare di diffonderli ovunque”.
In un tempo che sembra drammaticamente segnato dalla “paura dell’altro” e dallo “scontro tra culture”, la profezia del Santo Patrono d’Italia e la testimonianza del Papa “venuto dalla fine del mondo” ci richiamano con forza ad un comune impegno, sempre attuale: accogliere la ricchezza della diversità e promuovere la cultura dell’incontro, quali condizioni imprescindibili per costruire la pace.
È nel solco di tale impegno che nasce la proposta della Summer School “Building future on peace”, organizzata dall’Istituto Giuseppe Toniolo in collaborazione con Azione cattolica italiana, Caritas italiana, Focsiv e Missio e che ha ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento europeo e il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, della Provincia di Perugia, della Città di Assisi e del Forum di etica civile.
Una vera e propria “scuola di pace” che si terrà ad Assisi dal 22 al 26 luglio 2019 e che intende rivolgersi in particolar modo a giovani, studenti, insegnanti, educatori, formatori, società civile, ONG, organizzazioni Non Profit, amministratori locali.
Una scuola per diventare protagonisti di una pace non solo “possibile”, ma “necessaria”. Un impegno per questo tempo e quello avvenire: il futuro, infatti, ha bisogno della pace e la pace, a sua volta, è un dovere impellente e inderogabile che ci riguarda tutti da vicino.
Seconda edizione di una proposta formativa che nel 2017 è stata realizzata sul tema “Acting EurHope. Insieme per ridare speranza e futuro al progetto europeo”, la Summer School “Building future on peace” si offre come occasione di formazione alla pace a partire dall’approfondimento delle questioni istituzionali, politiche, giuridiche, economiche e sociali in gioco su scala nazionale e internazionale, con particolare riguardo alle dinamiche legate al continente europeo e alla governance globale.
L’iniziativa prende le mosse dalla considerazione che l’Europa nata dai Trattati di Roma del 1957 rischia sempre più di vedere moltiplicati i confini tra i suoi Paesi membri. Non solo i confini materiali e giuridici a presidio delle frontiere, ma anche i confini di matrice politica, economica e culturale.
È necessario che l’Europa e i suoi cittadini proseguano il cammino di pace e di unità intrapreso all’indomani della seconda guerra mondiale. Se guardiamo al nostro continente oggi, a distanza di oltre 70 anni dalla fine di quel tragico evento bellico, possiamo considerare la pace come un grande “patrimonio comune europeo”. Un patrimonio che non potrà avere futuro senza l’impegno di tutti, cittadini e istituzioni, per la ri-generazione della società contemporanea in termini di inclusione e solidarietà.

Un impegno che, per essere credibile, deve essere capace di abbracciare i destini di ogni essere umano e del mondo intero. Il percorso formativo proposto, dunque, si soffermerà anche sui contenuti dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu, quale programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità.
Sulla scorta di tali premesse, la Summer School metterà a tema le possibilità concrete di costruire la pace universale a partire dalle città, trasformandole in veri e propri “cantieri” di speranza e di futuro, nella convinzione che la pace ha bisogno di cittadini responsabili e di politiche locali improntate al rispetto dei diritti umani, azioni concrete per rigenerare i territori ed edificare comunità inclusive, solidali e sostenibili.
La Summer School sarà allora occasione per offrire non solo un approfondimento culturale di livello accademico ma anche un’esperienza di formazione civica. Alle lezioni frontali si alterneranno momenti di tipo esperienziale, visite a luoghi della spiritualità francescana, incontri con testimoni e momenti di discernimento spirituale.
Rappresentanti delle istituzioni, docenti universitari e giornalisti animeranno le sessioni di studio affrontando il tema della costruzione della pace in una prospettiva interdisciplinare e con uno sguardo ampio sia sulla dimensione globale che su quella locale.
Ci saranno inoltre momenti laboratoriali per offrire ai partecipanti la possibilità di mettersi alla prova e di venire a contatto con strumenti e esperienze concrete di impegno per la pace, quale strada per costruire un futuro più giusto per le comunità locali e per l’intera famiglia umana.
I lavori si concluderanno con la redazione di un “Manifesto per un futuro di pace”, che sarà presentato nell’ambito del convegno pubblico conclusivo del 26 luglio. Un invito a proseguire il cammino intrapreso ad Assisi con passione e senso di responsabilità.
09.07.2019
Michele D’Avino (Direttore dell’Istituto di Diritto internazionale della pace “Giuseppe Toniolo”)

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