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Con Pier Giorgio, a Messa per l’Ucraina

Si avvicina il 6 aprile compleanno del Beato Pier Giorgio Frassati. Quale migliore regalo possiamo fargli se non quello di promuovere e partecipare a una Celebrazione eucaristica in unione con il popolo ucraino

Il compleanno di Pier Giorgio è diventato nel tempo un’occasione per regalargli un po’ del nostro tempo, nella consapevolezza che – come succede tra buoni amici – quanto condividiamo con Lui ci ritorna arricchito e moltiplicato. Lo scorrere della nostra vita, gli eventi e le circostanze che la segnano, ci hanno offerto in questi anni sempre un aggancio con quanto lui, prima di noi, aveva vissuto e santificato.

Ancora una volta, lo scandalo di una guerra – e di una guerra tra cristiani! Pier Giorgio conobbe da giovanissimo il dramma della Grande guerra; e si dichiarò pronto a dar la vita perché la guerra finisse. Soffrì le conseguenze sociali di quel conflitto; si adoperò perché tra gli europei rifiorisse la “vera Pace”, frutto non solo di accordi diplomatici, ma “del cristiano amore del prossimo”; nel 1921 aderì con entusiasmo all’organizzazione Pax Romana, che dopo una terribile guerra, affratellava studenti universitari di tutta l’Europa, con lo scopo di preparare un futuro in cui la guerra non avrebbe più trovato posto.

Vorremmo perciò unirci alle preghiere che Pier Giorgio ha fatto e continua a fare per la pace, vicini non solo al martoriato popolo ucraino ma anche alle persone in mezzo alle quali viviamo, perché non soccombiamo alla paura che ci farebbe desiderare a nostra volta soluzioni violente o non radicate nella verità di Cristo.

Questa tragedia dell’Ucraina ci ha fatto riscoprire in Europa l’amore fraterno. Sorprendente è stata la reazione verso i profughi. Il nostro pensiero voli a Robert Schuman, Alcide De Gasperi e Konrad Adenauer, questi grandi politici cattolici; a loro dobbiamo, che dopo la prima guerra mondiale, anche tra le loro nazioni, convinti dei valori cristiani, del valore della pace, hanno portato all’unione Europea, che oggi si trova sotto un’unica bandiera con le 12 stelle della corona della Vergine Maria. Insieme alla preghiera per l’Ucraina e per la pace, preghiamo che i giovani di tutto il mondo, seguendo il loro esempio e quello di Pier Giorgio, che considerava “la Libertà il più gran dono che Dio abbia dato agli uomini” s’impegnino in politica quale davvero una delle più alte possibili forme di carità.

Con la Presidenza nazionale dell’Ac, vi invitiamo pertanto a partecipare e possibilmente animare una Santa Messa il prossimo 6 aprile, alla quale invitare i vostri amici e le persone più care, facendola precedere o seguire da un momento di riflessione e di condivisione, meditando insieme il testo della lettera che Pier Giorgio scrisse alle studentesse e agli studenti cattolici di Bonn nel gennaio del 1923. Questo ci aiuterà anche a trovare strade per far sentire agli ucraini “l’espressione del nostro fraterno amore”.

Pier Giorgio ci darà una mano a trasformare un’ora di angoscia e di follia in un’occasione di amore e di fraternità. Egli ci insegna a vivere tutto nel Signore, nello spirito delle beatitudini e sarà senz’altro felice della nostra unione in preghiera a tal fine come regalo di quest’anno.

Don Michele Falabretti, CEI – Servizio nazionale per la Pastorale giovanile
Wanda Gawronska, Associazione Pier Giorgio Frassati
Marco Sermarini, Compagnia dei Tipi Loschi

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Ecco la lettera di Pier Giorgio:
In questi tragici e dolorosi momenti nei quali la vostra patria è calpestata da piedi stranieri, mentre il vostro antagonista come nemico della patria occupa i vostri focolari, vi mandiamo, noi studenti cattolici, l’espressione del nostro fraterno amore.
Non abbiamo la possibilità di mutare la triste situazione, ma sentiamo in noi l’intera forza del nostro amore cristiano che ci affratella oltre i confini di tutte le Nazioni.
I Governi di oggi non conoscono il monito del Papa: «La vera Pace è più frutto del cristiano amore del prossimo che di giustizia» e preparano per il futuro nuove guerre per tutta l’umanità. La società moderna affonda nei dolori delle passioni umane e si allontana da ogni ideale d’amore e di pace. Cattolici voi e noi dobbiamo portare il soffio di bontà che solo può nascere dalla fede di Cristo.
Fratelli, in queste nuove prove e terribili dolori, sappiate che la grande famiglia cristiana prega per voi; agite perché le sofferenze e i lutti vi siano alleggeriti. Siccome la pace del mondo senza Dio non può tornare, serbate almeno voi, uomini di buona volontà, nei vostri cuori Colui che nella grotta fu annunziato dagli Angeli il Salvatore dell’Umanità.”

Pier Giorgio Frassati
Circolo Universitario “Cesare Balbo” – Torino

(Indirizzata “alle Studentesse e agli studenti cattolici di Bonn” in occasione dell’invasione francese della Germania con l’occupazione della Ruhr. Scritta in tedesco, venne pubblicata dal quotidiano «Deutsche Reichszeitung» con il titolo “La coscienza del mondo si sveglia”).

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