LA STORIA DELL'AC

Dal 18 al 20 novembre 2022 si terrà a Roma la terza edizione della School of peace promossa dall’ Istituto di Diritto internazionale della pace “Giuseppe Toniolo” in collaborazione con Azione cattolica italiana, Pontificia Università Lateranense, Caritas italiana, Focsiv – Volontari nel mondo e Fondazione Missio. Tema della tre giorni di formazione: “Le guerre e la pace ai confini dell’Europa”. Obiettivo: fornire chiavi di lettura dell’attuale fase internazionale, ma anche aiutare a comprendere quali scenari e strumenti di pace possono essere messi in campo per “costruire la pace”.

Partecipano: Alessandro Azzoni, diplomatico, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Paolo Beccegato, vice-direttore Caritas Italiana; Leonardo Becchetti, economista, Università di Roma Tor Vergata; Maria Bianco, teologa, Centro Fede e Cultura “Alberto Hurtado”, Pontificia Università Gregoriana; Vincenzo Buonomo, rettore, Pontificia Università Lateranense; Sandro Calvani, presidente del Consiglio scientifico dell’Istituto “G. Toniolo”; Primo Di Blasio, coordinatore Estero Fovsiv; suor Elisa Kidané, direttrice del Centro missionario della Diocesi di Roma; Andrea Michieli, direttore dell’Istituto “G. Toniolo”; Stella Morra, teologa, Pontificia Università Gregoriana; Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale Azione cattolica italiana; don Giuseppe Pizzoli, direttore generale di Missio; Giovanni Rocca, segretario nazionale Missio Giovani; Lucia Serena Rossi, giudice Corte di Giustizia dell’Unione Europea; Silvia Sinibaldi, direttrice Cooperazione internazionale e umanitaria, Caritas Europa.

Conflitti europei e assetti globali; Conflitti dimenticati: cause, interconnessioni, informazione; Condizionamenti e dipendenze economiche: dal mercato delle armi alle risorse energetiche; Il dialogo ecumenico e interreligioso per costruire ponti europei per la pace; Il diritto europeo per la promozione della pace; Le Chiese e la pace; La condizione dei rifugiati; Scenari di risoluzione dei conflitti; Il ruolo delle organizzazioni internazionali: i molti temi che saranno affrontati.

«Assistiamo a un lento scivolamento verso una sorta di barbarie nel dialogo tra i popoli e del linguaggio diplomatico: dal diritto al potere di fatto, dal disarmo alla minaccia dell’uso degli armamenti nucleari», così Andrea Michieli, direttore dell’Istituto “G. Toniolo”. «Di fronte a questo scenario – reso ancor più fosco dalla guerra in Ucraina – l’impegno dell’Istituto si fa più deciso nell’offrire momenti di formazione alla pace e nel provare a dare un contributo affinché il diritto – e non la forza – possa regolare la pacifica vita dei popoli. Questo contributo – aggiunge Michieli –- ci è richiesto dalla storia: non possiamo rimanere indifferenti a quanto sta avvenendo; dobbiamo essere audaci e creativi per immaginare una strada diversa rispetto a quella che ci sta portando, giorno dopo giorno, sull’orlo di una catastrofe irreparabile».

«Alimentare la “profezia della pace” è questo il compito che abbiamo», sottolinea Sandro Calvani, presidente del Consiglio scientifico dell’Istituto “G. Toniolo”. «Oggi più che mai si rendono evidenti i suoi quattro fondamenti descritti nel titolo dell’enciclica Pacem in Terris di 60 anni fa: la verità. la giustizia, la carità e la libertà. C’è perfino un consenso molto ampio anche fuori del mondo cattolico, in altre religioni e in altre culture. Ma la sfida peculiare di questo cambio d’epoca è quella di ritrovare il bandolo della matassa, la verità, in un mondo dove molti fatti alternativi falsi circolano come se fossero veri e creano una gran confusione che offusca la profezia della pace».