Anche i bambini e i ragazzi protagonisti della XVII Assemblea nazionale
La XVII Assemblea nazionale, che si è svolta dal 25 aprile al 3 maggio 2021, ha visto tra i protagonisti anche 32 bambini e i ragazzi dell’Acr, in rappresentanza di tutte le Regioni, che hanno dato il loro prezioso contributo ai lavori assembleari, dopo aver ascoltato i loro coetanei all’interno dei loro gruppi di appartenenza.
Le loro riflessioni e le loro parole, che vi proponiamo di seguito, sono parte integrante del Documento assembleare approvato alla conclusione dei lavori.
LE PAROLE E I PENSIERI DEI RAGAZZI ALLA XVII ASSEMBLEA NAZIONALE DELL’AZIONE CATTOLICA ITALIANA:
[…] Questa sera vi presentiamo quali sono per noi, bambini e ragazzi dell’Ac, i luoghi che abbiamo desiderio di riabitare, o meglio, ci piace dire di riempire nuovamente.
Vorremmo riempire l’ASCOLTO per comprendere cosa sente l’altro. Quando i nostri amici si comportano come degli sbruffoni e degli antipatici vogliono comunicarci qualcosa, un disagio. Crediamo che dobbiamo impegnarci a saper cogliere in questi atteggiamenti la loro voglia di cambiamento e a noi spetta il compito di stargli vicino, creando una relazione con loro, offrendo la nostra amicizia per frugare nella loro corazza. Forse, piccoli gesti come un semplice “Come stai?” potrebbe essere la chiave perfetta per aprire la porta del loro cuore.
Vorremmo riempire il NOI, perché nonostante le distanze dovremmo riprendere le abitudini perse: farci prossimi, essere gentili, spontanei, renderci più uniti anche se ci sono dei problemi. Rendere più piacevoli i nostri momenti insieme.
Vorremmo riempire la Chiesa perché molte persone si sono allontanate con la pandemia e molti non possono partecipare preferendo le messe on-line. Vogliamo riempire questo luogo speciale perché ci aiuta a relazionarci con Dio e con le altre persone. Non possiamo rinunciare alla PREGHIERA: alla preghiera spontanea grazie alla quale ci mettiamo in dialogo diretto con il Signore e affidiamo tutto a lui; alle liturgie e all’ascolto della Parola pensate per noi, ai ritiri, ai momenti del deserto e alla preghiera della sera dei campi scuola.
Quando parliamo di Chiesa parliamo anche del desiderio di voler riempire le parrocchie per riabbracciare gli amici dell’associazione tutta e non solo, i nostri amici del gruppo ma anche i giovani e gli adulti che ci sostengono nella conoscenza dell’associazione.
Vorremmo riempire la Scuola. Sicuramente le lezioni a distanza ci hanno aiutato ma abbiamo notato che molti nostri amici si sono sempre più allontanati, erano assenti e non riuscivano a seguire. Per noi la Scuola è l’unico luogo dove al momento possiamo incontrare gli altri, i nostri amici e vivere la fraternità.
Accompagnateci, giovani e adulti di Ac, a riabitare questi luoghi; aiutateci a riaccendere la luce dell’entusiasmo. Coinvolgeteci, impegnateci, chiamateci perchè noi rispondiamo. Puntate di più sui nostri talenti! Vi invitiamo da Nord a Sud, isole comprese, a ricordare che nei momenti più bui una luce può farvi ritornare il sorriso. Fate come me e come noi… accendete una luce in più.
[…] vi vogliamo parlare di CUSTODIA DEL BELLO.
Ci sono in tutta Italia tanti luoghi belli che purtroppo noi uomini dimentichiamo. Ci sono tanti spazi all’aperto come i parchi, le spiagge, le montagne, le colline… che per noi sono luoghi cari per il tempo estate eccezionale e non solo. Più che mai ci è chiesto di abitare questi luoghi all’aperto, spazi di aggregazione più sicuri in tempi di pandemia. Ma se questi luoghi sono non curati, sono sporchi, distrutti, non sono accoglienti e semplicemente non sono belli come potremmo abitarli?
Ci sono luoghi in Italia confiscati o abbandonati, lasciati all’incuria del tempo… non potrebbero essere affidati ai bambini e ai ragazzi? Noi potremmo usarli come luoghi di espressione della nostra libertà creativa.
Ci sono luoghi virtuali, che abbiamo abitato in questo periodo di pandemia, come luogo per parlare, confrontarci visto che non c’erano tante altre possibilità. Sarebbe bello vivere questi luoghi come ambienti per esprimere liberamente il pensiero liberandosi dalle maschere per arrivare a tante persone velocemente e fare esercizio concreto di libertà.
Accompagnateci, giovani e adulti di Ac, a riabitare il BELLO, a prenderci cura del creato ad attivare processi anche su tutto il territorio. Perchè non organizzare una maratona di pulizia? E anche qui, non pensate che non possiamo dare il nostro contributo.
Fate come me recuperate un pennello. I grandi artisti non possono fare a meno di questo strumento per realizzare le loro opere d’arte. Io lo metterò sulla mia scrivania perchè possa ricordarmi ogni giorno chi custodire e creare qualcosa di bello nel luogo in cui vivo.
[…] è necessario raccontare il nostro essere amici di Gesù con lo stile di Ac: non possiamo essere non presenti nelle case di cura per anziani, non possiamo non essere presenti negli ospedali, non possiamo non essere presenti nelle case famiglia. Sono luoghi speciali dove non è sempre, oggi, consentito entrare per proteggere chi vi abita da eventuali rischi. Ma sono luoghi dove si vive la solitudine e forse una lettera personale, un’attenzione, un messaggio, una preghiera per loro può essere il modo semplice ma concreto per dire che noi li pensiamo e gli siamo vicini.
Infine è indispensabile raccontare quanto è bello essere soci di Ac nelle nostre comunità perché è il luogo dove si creano i legami, il luogo dello stare insieme facendo esperienza di condivisione.
Accompagnateci a scoprire i luoghi del racconto di come essere attivi in Azione cattolica, vi ricordiamo solamente che l’unione fa la forza.